La pandemia è tutt'altro che finita: abbiamo bisogno di un'OMS forte per ottenere risultati

La pandemia di coronavirus è una questione globale e possiamo sconfiggerla solo con una soluzione globale
Questa situazione preoccupante ci ricorda una cosa essenziale: la pandemia di coronavirus è una questione globale e possiamo sconfiggerla solo con una soluzione globale. Se non riusciamo a combattere in modo efficace la Covid-19 ovunque, il virus finirà per tornare. Qualcuno affermerà che l'aumento del rischio è dovuto all'accelerazione della circolazione delle merci e delle persone - un effetto collaterale indesiderato della globalizzazione. Ma questa situazione non è nuova: le persone e le merci hanno sempre circolato, e i virus con loro. Senza scomodare le grandi epidemie di peste del Medioevo, basta la cosiddetta influenza "spagnola" del 1918 con i suoi milioni di vittime a farci da promemoria.
Questa pandemia ci dà la misura di quanto la sanità sia, per sua natura, quello che gli economisti definiscono un "bene pubblico globale". Finché i più vulnerabili nei paesi più poveri non saranno curati in modo adeguato, anche i prosperi cittadini dei paesi più ricchi saranno colpiti in egual misura. Per questo motivo, in uno spirito di solidarietà con i nostri partner al di fuori dell'Europa, il sostegno per una preparazione migliore alle emergenze e per sistemi sanitari più forti è da tempo fondamentale per l'UE.
Questo è anche il motivo per cui, di fronte alla pandemia di Covid-19, l'Unione europea e gli Stati membri hanno mobilitato un pacchetto "Team Europa" da 36 miliardi di EUR, per aiutare i nostri paesi partner e le popolazioni più a rischio ad affrontare la pandemia dal punto di vista sanitario e delle gravi ripercussioni socio-economiche. Nella videoconferenza di lunedì abbiamo discusso dei modi migliori per coordinare il nostro impegno per accelerare l'attuazione del pacchetto e garantire risultati tangibili.
In questo contesto dobbiamo coordinare più che mai le nostre risposte a livello globale. L'UE e i suoi Stati membri sono già i maggiori contributori finanziari dell'OMS, ma abbiamo bisogno di un'Organizzazione mondiale della sanità con maggiori risorse e capacità di intervento. È perciò deplorevole che alcuni paesi, come gli Stati Uniti d'America, scelgano proprio questo momento per mettere in discussione la necessità di un'azione multilaterale nel settore della sanità pubblica e tronchino completamente i legami con l'OMS. A tempo debito sarà necessario valutare l'operato dell'OMS durante la crisi e la capacità della sua attuale governance di reagire a questo tipo di pandemia. Indipendentemente dai problemi che questa organizzazione può avere, occorre urgentemente un'azione multilaterale nel settore della sanità e l'OMS è senza dubbio il migliore attore per concretizzarla.
Ciò che è vero per la sanità vale anche per molte delle sfide importanti che l'Europa deve affrontare oggi: che si tratti della lotta contro i cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità, del terrorismo o della regolamentazione finanziaria e dell'elusione fiscale, è necessario un sistema multilaterale globale rafforzato. Il sistema multilaterale del dopoguerra deve essere riformato per tener meglio conto dei cambiamenti sostanziali avvenuti e dei problemi attuali. Come Unione europea continueremo a lavorare per rafforzare il sistema e a convincere i nostri partner della necessità impellente di soluzioni multilaterali a problemi globali.
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