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La politica estera dell'UE nel 2021: mantenere la rotta in acque agitate

Blog dell'AR/VP - Il libro che ho appena pubblicato, "Staying on course in troubled waters", è una raccolta di post pubblicati su blog, discorsi e articoli sui principali sviluppi globali nel 2021. Mette in evidenza i risultati finora conseguiti e ciò che resta da fare affinché l'UE parli la "lingua del potere". Un compito più urgente che mai nel contesto della guerra contro l'Ucraina.

"Staying on Course in Troubled Waters" mette in evidenza i risultati finora conseguiti e ciò che resta da fare affinché l'UE parli la "lingua del potere". Un compito più urgente che mai nel contesto della guerra contro l'Ucraina. Josep Borrell

 

La guerra della Russia contro l'Ucraina è senza dubbio un cataclisma che ci impone di assumere una posizione forte nella difesa della sovranità ucraina e anche del più ampio ordine internazionale basato su regole. La storia sta nuovamente accelerando e ci troviamo di fronte a molteplici sfide. Per reagire in modo efficace è necessario analizzare le principali tendenze che negli ultimi anni stavano già rimodellando il contesto geopolitico e mettendo in discussione i valori europei. Il libro "Staying on course in troubled waters. EU foreign policy in 2021", una raccolta dei miei interventi nel 2021, cerca di contribuire a questo sforzo.

"Negli ultimi due anni la pandemia ha agito come "fluido di contrasto", esponendo le tensioni geopolitiche e le debolezze del sistema multilaterale esistente, ponendo difficoltà e minacce per la democrazia, i diritti umani e la pace."

Il 2021 è stato un anno difficile. La pandemia di COVID-19 si è protratta più a lungo del previsto, inasprendo le disuguaglianze ed esacerbando le sfide geopolitiche. "Negli ultimi due anni la pandemia ha agito come "fluido di contrasto", esponendo le tensioni geopolitiche e le debolezze del sistema multilaterale esistente, ponendo difficoltà e minacce per la democrazia, i diritti umani e la pace.

La politica di potere è tornata all'ordine del giorno

I conflitti e le guerre civili sono più numerosi, durano più a lungo, spesso assumono una dimensione internazionale attraverso forze irregolari e sono più difficili da risolvere. La politica di potere è nuovamente all'ordine del giorno in tutto il mondo e assistiamo a quello che definirei "la tendenza di trasformare qualsiasi cosa in un'arma". I nuovi imperi (spesso autoritari) stanno ampliando la loro influenza e mettendo in discussione i valori e gli interessi europei. In questo libro si possono seguire in particolare le crescenti tensioni alle frontiere orientali dell'Europa, la brutale oppressione del regime bielorusso nei confronti dei suoi cittadini, gli eventi al confine bielorusso in estate e la concentrazione delle forze russe al confine ucraino. Lo scorso anno abbiamo inoltre assistito a crescenti tensioni nei Balcani occidentali.

A livello mondiale abbiamo registrato un aumento significativo delle sofferenze umane: alla fine del 2021, il Comitato internazionale di soccorso ha stimato che 274 milioni di persone necessiteranno di assistenza umanitaria nel 2022, il che rappresenta un aumento del 63% negli ultimi due anni. Secondo l'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati UNHCR, oltre l'1% della popolazione mondiale - 1 persona su 95 - è stato sfollato con la forza, rispetto a "solo" 1 su 159 nel 2010. Nel 2021 sempre più paesi non adempiono la loro "responsabilità di proteggere" i cittadini e alcuni, come Myanmar, li attaccano apertamente. Lo scorso anno abbiamo inoltre assistito al deterioramento della situazione nel Sahel o nel Corno d'Africa.

"La povertà e la fame sono nuovamente in aumento in tutto il mondo dopo decenni di declino, perché i paesi in via di sviluppo sono stati colpiti più di quelli sviluppati dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia."

La povertà e la fame sono nuovamente in aumento in tutto il mondo dopo decenni di declino, perché i paesi in via di sviluppo sono stati colpiti più di quelli sviluppati dalle conseguenze economiche e sociali della pandemia. Questo è un fatto essenziale per comprendere gli effetti potenzialmente devastanti dell'aumento dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari provocato dall'invasione russa dell'Ucraina in questi paesi.

Tuttavia, nel 2021 si sono registrati anche sviluppi positivi.

Tuttavia, nel 2021 si sono registrati anche sviluppi positivi, anche in settori in cui l'UE ha esercitato un'influenza costruttiva, ad esempio con l'impegno globale sul metano alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) di Glasgow o con l'accordo globale per una tassazione minima delle imprese multinazionali, anche se c'è ancora molto da fare su entrambe le questioni. Con la preparazione della bussola strategica nel corso del 2021 (prima della sua adozione lo scorso mese), abbiamo anche espresso un forte consenso a livello dell'UE che permette un importante salto qualitativo e quantitativo nella difesa europea. Un compito ovviamente urgente nel contesto della guerra contro l'Ucraina.

Abbiamo notevolmente rafforzato i nostri legami con l'ASEAN dopo l'adozione della nostra strategia indo-pacifica con la mia missione in Indonesia l'estate scorsa. Lo stesso vale per l'America latina, dove abbiamo effettuato la prima visita ad alto livello da molti anni, migliorando il dialogo con una regione con cui abbiamo legami di lunga data ma in cui la Cina è sempre più presente. Anche l'Asia centrale e la regione del Golfo sono state al centro di importanti missioni l'anno scorso. Per motivi comprensibili, tendiamo a concentrarci principalmente sul nostro vicinato immediato, ma non dovremmo trascurare le regioni più lontane dove la domanda di una maggiore presenza europea è forte. Questo deve essere uno dei principali obiettivi dell'iniziativa Global Gateway, lanciata lo scorso anno.  

"Per motivi comprensibili, tendiamo a concentrarci principalmente sul nostro vicinato immediato, ma non dovremmo trascurare le regioni più lontane dove la domanda di una maggiore presenza europea è forte."

Uno sviluppo fondamentale nel 2021 è stato ovviamente l'apertura di un nuovo capitolo transatlantico con l'arrivo di una nuova amministrazione statunitense. Sotto il presidente Biden, sia il tono che la sostanza delle relazioni UE-USA sono notevolmente migliorati. La specificità della solidarietà transatlantica è che unisce partner che condividono un attaccamento fondamentale ai principi di libertà, democrazia e diritti umani. Questi principi sono sempre più minacciati in tutto il mondo, anche nelle nostre società. È la consapevolezza di questa fragilità che conferisce il suo pieno significato alle relazioni transatlantiche, come possiamo vedere ora in risposta alla brutale aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina.

"È la consapevolezza della fragilità della libertà, della democrazia e dei diritti umani che conferisce il suo pieno significato alle relazioni transatlantiche, come possiamo vedere ora in risposta alla brutale aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina.

Quando contemplo il passato in questo libro, penso che siamo riusciti a fare molto, anche se tornando ai miei compiti quotidiani e alle crisi che ci troviamo ad affrontare, sono pienamente consapevole di quanto resti ancora da fare affinché l'Europa impari a parlare la "lingua del potere" per difendere i nostri interessi e valori in un mondo che è diventato molto più violento e incerto.

Plasmare la narrazione è fondamentale per proteggere i nostri valori e i nostri cittadini

In conclusione: come affermo nell'introduzione del libro, ci troviamo di fronte a una costante battaglia di narrazioni. È fondamentale definire la nostra narrazione per proteggere i nostri valori e i nostri cittadini. Scrivere sul mio blog e pubblicare un libro come questo sono un modo per spiegare non solo ciò che facciamo, ma anche perché lo facciamo. Per far sentire la voce dell'UE nella battaglia globale delle narrazioni e fornire un resoconto regolare ai cittadini dell'Unione, che sono coloro per i quali noi lavoriamo. 

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Josep Borrell former HR/VP

"Una finestra sul mondo"- Blog dell'AR/VP Josep Borrell

Blog di Josep Borrell sulle sue attività e la politica estera europea. Contiene anche interviste, op-eds, una selezione di discorsi e video.